I trigger point
Il trigger point è una bendelletta in una fibra muscolare costituito da un insieme di sarcomeri in stato di massima e continua contrazione patologica. Il dolore viene provocato dall’accumulo dei rifiuti chimici tossici non rimossi, prodotti dal metabolismo anaerobico (acido lattico, ioni calcio, etc…) e dalla liberazione di sostanze vasoattive che irritano le terminazioni nervose coinvolte, dando inizio a un micro nucleo infiammatorio responsabile, appunto, del dolore. In tali circostanze, infatti, l’aumento della permeabilità dei capillari, e la conseguente stasi, provoca un circolo vizioso di infiltrazione leucocitaria (chemiotassi verso la sede del danno), infiammazione, edema, ischemia, eccitazione delle terminazioni nervose e invio di segnali di dolore al sistema nervoso centrale. Il trigger point assume, inoltre, la peculiarità di una condizione di iperalgesia, cioè l’aumento della risposta dolorosa superficiale e profonda in aree sia limitrofe che lontane dalla sua sede. Come si attivano i trigger point? Un trigger point puo essere attivato da:
- eccessiva massa muscolare
- stress
- trauma o infortunio
- mancato o errato stretching
I trigger point mantengono in tensione e limitano il movimento del muscolo di appartenenza e possono essere attivi o latenti:
- E’ attivo un trigger point la cui digitopressione riproduce, nella zona di referenza del trigger point stesso, esattamente il dolore di cui il paziente soffre, cioe un dolore riferito, a cui si associa la disfunzione del muscolo in cui il trigger è presente;
- Il trigger point latente, invece, causa solo la disfunzione indolore nel muscolo colpito e puo rimanere in questo stato silente per anni, ed essere improvvisamente riattivato da traumi, da sovraccarico eccessivo, da stiramento muscolare acuto, da squilibri posturali e da tante altre cause.
L’esperienza clinica quotidiana di medici e terapisti ha dimostrato che la sintomatologia dolorosa è frequentemente da imputare ai trigger point, i quali possono essere facilmente “disattivati” mediante il “blocco dei trigger point” (vedi per esempio la riflessologia). Il blocco dei trigger point diminuisce la pressione nella fascia fibrosa del tessuto connettivo che riveste completamente i muscoli di tutto il corpo, agendo nel rispetto della fisiologia, operando sulla causa dei problemi per prevenire rischi e raggiungere le migliori performance. L’utilizzo di queste innovative tecniche aiuta certamente a prevenire i danni di un allenamento inadeguato, se unito ad una rigorosa conoscenza anatomo-fisiologica del corpo umano interpretato secondo i principi della tensegrita.